destionegiorno
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Pensionata dal 2010, faccio tutto quello che per mancanza di tempo non potevo fare. Mi piace scrivere, la poesia come la fotografia, pittura e scrittura, sono per me liberazione della mente. Chi scrive prima o poi vuole mettersi alla prova. E' successo anche a me e fino al 2013 ho partecipato ... (continua)
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Sono malata di niente.
Una terrificante nostalgia
vaneggia a quaranta gradi
e sull’acqua grande, arrossa
come un tramonto rappreso sui pioppi
L’argine si sgretola ogni giorno
per ricucirsi di notte.
La sonorità del fiume
è un punto... leggi...
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Di che colore è la tua ansia?
- Grigia, è solo ombra.
Quando arriva?
- È mattiniera, all’alba con un miagolio
confuso con quello del mio gatto.
Arriva da sola?
- Qualche volta con l’amore
qualche altra con la paura.
Resta a lungo?
- Il tempo di... leggi...
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Camminano in disparte
desiderando palcoscenici.
Hanno ricevuto un numero grigio
alla gara podistica della vanità
ansiose bevono sguardi
pregano illuminazioni.
Sono carne asciutta
dicono qualunque cosa
scrivono ricordi minimi
e respirano... leggi...
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Circonvoluzioni nella testa e nella pancia
l’una è l’eco dell’altra.
Mi scuote i visceri il suo pensiero.
A volte si muore per futili motivi:
una telefonata che non arriva
un volume alto
il rifiuto per un parcheggio di pace.
Non c’è giustizia... leggi...
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Dormivo
i finestrini erano oscurati
mi sono ritrovata così
a una fermata sconosciuta
per reinventarmi la vita.
Dentro... leggi...
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Nel parco silente
apparve solitudine,
biancore di mandorlo.
Strascicava i piedi
trascinando brandelli
ombre
ormai lontane.
Un cane la vide
e unico, la seguì.
Avevano la stessa
infinita fame, ancora
piccole stelle fra gli occhi.
Li... leggi...
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Si è depositata lentamente
come polvere
quella lieve indifferenza
ha imbiancato cuori e mente
paura degli... leggi...
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Una pietra grigia
fu una notte il mio guanciale.
Lì, riposai
tra il volo basso e infuocato
delle civette.
Avvolta dall’odore
di fieno verde e morte
il vento fu il mio abito nuziale.
Brillavano i miei occhi
come gatto in agguato
in una notte... leggi...
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Un giorno ti racconterò di un vento caldo
che piegò i fusti alti del mais
dei chicchi srotolati nella mano
che lanciai forte nella terra
sperando in nuova vita.
Ti dirò delle mie ginocchia sbucciate
cadute flesse in un pianto senza fine
per un... leggi...
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Spezzavamo il pane
e il dolore insieme
sicura camminavo nella vita.
Poche carezze mi avevano forgiata
il tuo rifugio non era sempre miele
spesso ombra fitta e biasimo,
ma anche davanti alla morte
trovai il tuo cibo.
Oggi Il tempo dei rifugi è... leggi...
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Forse un giorno
avrà compassione
il rimorso macchierà
il suo cuore, o forse
il pugno alzerà di nuovo
colpendo un uomo.
La crudeltà di mente
non vede mai il sole,
impera il dualismo
in anime oscurate.
Batte forte il cuore
copre il tuo guaire... leggi...
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Quanto tempo è rimasto solo? Quanto tempo gli sarà servito per decidere di annullarsi? Quanto tempo per scegliere la corda, per assicurarsi che il cappio fosse stabile, col nodo ben fatto? Quanto avrà atteso che qualcuno insospettito dal silenzio o dal sottile rantolo dell’ agonia, cercasse di entrare? Solo e inascoltato. In mezzo ai compagni allegri di vita e di scherzi. Solo. Accanto a padre, madre. Solo, mentre la sorella giocava. Solo. Senza nemmeno il sentore e il conforto della volontà superiore che decise l’ origine e il divenire del mondo, padre o madre, chissà! E sempre solo nel gioco infinito e ipnotico della pallina da inseguire nel cellulare venuto anch’ esso a noia. Senza accorgersi della madre che rispettava i suoi silenzi, perché se voleva smussarli lo infastidiva. Ancora solo, oggi che uno scampanio cupo richiama adulti e ragazzi verso un abbraccio emotivo atteso invano da vivo. Solo e al centro, circondato da rimpianti, rimorsi e lacrime di chi resta, sconvolto e attonito. Al centro, ora che vibra soltanto pace. Ora che dall’ altra dimensione non è più solo, amalgamato all’ anima del cosmo, ora si, può perdonare questo mondo imperfetto, incapace di calore.
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Questo racconto è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.
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«Dedicato a G. di 14 anni, suicidatosi il 24 settembre 2019.» |
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